Presbiterio e Abside - Sant'Ambrogio di Voltri

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Presbiterio e Abside

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L'Altare è stato costruito nel 1734.

Gli affreschi sono del Canepa, dove nell'affresco dell'Abside scrisse in basso a destra: ANNO DOMINI MDCCLXXXV, JOSEPH CANEPA VULTURIENSIS INVENIT ET PINXIT; Nell'Anno del Signore 1785 Giuseppe Canepa Voltrese inventò e dipinse. Questa parola "inventò", richiama il fatto che l'artista ha progettato, creato e dipinto l'intera opera di suo, senza l'ausilio di discepoli e collaboratori.

L'intero ciclo pittorico del presbiterio ci parla della vita di S. Ambrogio.
L'affresco dell'Abside è l'elezione di S. Ambrogio a Vescovo di Milano nel 374.

Ambrogio prefetto della Gallia Cisalpina, di nobile famiglia romana deve sedare un tumulto a Milano a seguito di una forte disputa tra Cattolici e Ariani proprio per l'elezione del nuovo Vescovo. La narrazione ci dice che mentre Ambrogio cercava di sedare il tumulto, un bambino disse "Ambrogio è il nuovo Vescovo". La folla ritenne di ispirazione divina l'affermazione del fanciullo, appoggiò e approvò l'elezione Episcopale di Ambrogio.
Nell'affresco un angelo tocca la bocca del bambino, ad indicare che effettivamente tale elezione è stata benevolmente approvata e benedetta da Dio.

Nei cieli c'è pieno fermento per tale elezione, infatti se guardiamo l'affresco in alto vediamo il Cristo glorioso e benedicente, Maria ai piedi del Figlio di Dio che intercede per tutti gli uomini e per Ambrogio. Gli angeli accorrono festosi portando le insegne Episcopali, assieme a quelli che saranno i segni distintivi del Santo Vescovo di Milano.

Il Canepa vi impegnò circa sei mesi per la realizzazione di questa opera, il lavoro venne commissionato dall'allora Prevosto Antonio Causa fu Giovanni, appoggiato dagli allora Massari della Chiesa.

L'affresco della parete di sinistra  ci narra del cammino di conversione di S. Agostino.
Agostino fu molto colpito dalla predicazione di Ambrogio, questa contribuì molto al il suo cammino di conversione.  Anche sua madre Monica, qui accanto ad Agostino, non si stancò mai di pregare per il figlio.

L'affresco della parete di destra descrive la riconciliazione dell'Imperatore Teodosio, scena che è rappresentata anche dall'Ansaldo presso l'Altare del Santo.

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