Anime Purganti
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Questo altare è dedicato alla Madonna del Soccorso e alle Anime Purganti.
Il quadro é di Orazio de Ferrari. Vediamo Maria e in basso le Anime che invocano preghiere di intercessione.
I santi raffigurati accanto a Maria sono San Nicola da Tolentino, San Gerolamo, Sant'Agostino (che indossa il piviale e in basso mostra i segni episcopali), mentre riceve la cintura dalla Madonna accanto a Santa Monica. Questi Santi sono strettamente legati alla spiritualità Agostiniana, che invoca Maria sotto il titolo di Madonna del Soccorso.
La Madonna del Soccorso o Suffragio o Carmine è venerata anche come particolare protettrice delle anime sante del Purgatorio. Ecco perchè è raffigurata con sotto le anime del Purgatorio. Le anime purganti traggono beneficio dall'intercessione di Maria e dei Santi.
Sulla volta possiamo vedere l'affresco di Giuda Maccabeo, che dopo aver vinto una decisiva battaglia per l'indipendenza degli Ebrei, si reca sul campo di combattimento per seppellire i caduti. Si accorge che sotto la tunica di alcuni caduti vi erano oggetti dedicati agli idoli pagani, Giuda Maccabeo capisce perché questi soldati erano morti.
Giuda Maccabeo prega e fa pregare il popolo di lsraele per i soldati defunti, affinché Dio perdoni il loro peccato. Giuda Maccabeo fece una colletta e la "inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio» per i defunti" (vedi II Mac 43-46).
Questo episodio ci ricollega al grande valore che ha il Sacrificio della Messa e tutta la preghiera a suffragio dei defunti.
Agli angoli del medaglione centrale sono raffigurati angeli che versano acqua, a significare che la preghiera per i defunti favorisce il percorso di purificazione delle anime purganti verso il Paradiso.
APPROFONDIMENTI SULLA TELA
Dalla relazione del dott. Gianluca Zanelli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Relazione scritta per presentare l'opera, in vista dell'ultimo restauro del 2012 :
Orazio De Ferrari
(Genova 1606 – 1657)
Madonna col Bambino e i santi Nicola da Tolentino, Gerolamo,
Monica, Agostino e le Anime Purganti
Olio su tela, cm 258 x 17
La pala, ancora collocata nella sua ubicazione originaria (primo altare a sinistra), venne realizzata dal pittore ligure all’interno della sua fase giovanile, come rivela sia la costruzione dell’affollata scena, nella quale i personaggi risultano assiepati all’interno di uno spazio limitato rivelando pose bloccate e didattiche, sia dalla presenza di un linguaggio pittorico ancora in fieri, profondamente caratterizzato da un insieme di influssi eterogenei recepiti in seguito alla profonda conoscenza da parte dell’ambiente artistico genovese della fine degli anni Venti e dell’inizio degli anni Trenta del Seicento. Il dipinto fu commissionato al maestro dai membri di una confraternita intitolata al Suffragio delle Anime del Purgatorio oppure da un mecenate privato (al quale potrebbe essere eventualmente collegata la figura del Padre della Chiesa, di cui, nel caso, poteva portarne il nome) particolarmente devoto a questo culto e forse in stretto rapporto con religiosi agostiniani, data la presenza nella sacra rappresentazione dei principali santi dell’ordine, tra i quali Nicola da Tolentino colto mentre osserva con devozione l’immagine della Madonna che dona la cintura a sant’Agostino, raffigurato con abiti vescovili, e a santa Monica.
Bibliografia essenziale:
B. Ciliento, Voltri: Chiesa di Sant’Ambrogio, Genova 1979, p. 6.
F.R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, p. 436.
G.V. Castelnovi, La prima metà del Seicento: dall’Ansaldo a Orazio De Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria, Genova 1987, p. 105.
A. Frabetti, Orazio De Ferrari, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma 1987, p. 723.
P. Donati, Orazio De Ferrari, Genova 1997, p. 38, cat. p. 125.