La Storia Ieri e Oggi - Sant'Ambrogio di Voltri

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La Storia Ieri e Oggi

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LE ORIGINI
Risalirebbe agli inizi del Trecento la fondazione della Confraternita di Sant’Ambrogio. Non esistono tuttavia tracce documentarie sino al 1380, anno al quale risale un legato verso l’oratorio di un cittadino voltrese, tale Carruti. Successivamente, il 1409 è l’anno indicato sul registro intitolato Commemorazione dei defunti dell’ordine dei disciplinanti dei Santi Nicolò ed Erasmo, Ambrogio e Antonio Abate dal quale però non si riesce a sapere se all’epoca esistessero già i tre oratori e quindi, le tre Confraternite distinte.

LA CASSA DI S. AMBROGIO
Nel 1594 la Confraternita commissiona allo scultore Santacroce la cassa processionale di Sant’Ambrogio.

Nel 1735 la Confraternita ottiene dal Papa Benedetto XIV l’indulgenza plenaria per i propri defunti. Verso la fine del Settecento essa si dota dell’immagine del Crocifisso Bianco, che viene completato con canti argentei nella prima metà dell’Ottocento. Nella seconda metà dell’Ottocento la Confraternita acquista una serie di tabarrini provenienti dalla Casaccia Genovese di San Giacomo alla Marina.

IL VECCHIO ORATORIO
Il vecchio oratorio di Sant’Ambrogio sorgeva di fronte alla chiesa parrocchiale, era a unica navata, con unico altare e decorato di stucchi. Il 7 giugno1944 l’oratorio fu distrutto in un bombardamento, la sede della Confraternita fu portata nella chiesa parrocchiale, le Casse processionali e i Crocifissi furono accolti nel Santuario dell’Acquasanta. Nel bombardamento andò tutto distrutto, eccetto i preziosi tabarrini dei Confratelli, qualche oggetto sacro e, fortunatamente, le Casse processionali e i Crocifissi, riparati altrove. Si salvò anche il dipinto che sovrastava l’unico altare, una tela di Andrea Ansaldo (Ge-Voltri 1584 – Genova 1638) raffigurante Sant’Ambrogio che interdice l’ingresso nella basilica dell’imperatore Teodosio poiché era stato in precedenza collocato nella chiesa parrocchiale, dove tutt’oggi è visibile.

IL NUOVO ORATORIO
Con la costruzione e la vendita di due caseggiati sull’area del vecchio oratorio si potè dar corso alla costruzione nei fondi di un palazzo di via Poerio del nuovo oratorio che, iniziato nel 1959 fu benedetto il 24 dicembre 1961 dall’allora Cardinale Siri. Esso rappresenta pertanto forse l’unico caso di un oratorio di Confraternita costruito nel XX secolo con moderne linee architettoniche. Fu progettato dall’arch. Giorgio Gnudi e realizzato dall’impresa Melo.

Fonti tratte da: prioratoconfraternitegenova.it

OGGI

La vita della Confraternita prosegue oggi, con le sue molteplici attività.


Rimandiamo alle sezioni dedicate, che illustrano alcune attività e manifestazioni della Confraternita.
OPERE D'ARTE DELLA CONFRATERNITA

La Cassa di Sant’Ambrogio che assale gli eretici fu commissionata nel 1594 dalla Confraternita di Sant’Ambrogio allo scultore Filippo Santacroce (Urbino ? – Genova 1609) ed è tra le più antiche casse processionali ancora esistenti in Liguria, testimoniando quella nuova sensibilità artistica che caratterizzò le Confraternite liguri tra la fine del Cinquecento e per tutto il Settecento.
La cassa rappresenta Sant’Ambrogio a cavallo che sconfigge gli eretici simboleggiati da soldati romani, rifacendosi ad una leggenda nata nel secolo secondo la quale Sant’Ambrogio salvò Milano dalle soldatesche di Luigi di Baviera apparendo miracolosamente a cavallo armato di flagello. Un recente restauro ha riportato l’opera al primitivo splendore.

Un’altra cassa processionale raffigura la SS. Trinità ed è attribuita agli ultimi anni di attività di Anton Maria Maragliano (Genova, 1664-1739); Orlando Grosso la considerò come l’opera relativa al bozzetto conservato nell’Oratorio della SS. Trinità di Fegino.

Nell’oratorio sono pure custoditi sei Crocifissi processionali tra i quali il Cristo bianco, splendida immagine di scuola genovese settecentesca che nell’Ottocento fu completato con i canti in argento, il Cristo moro pure esso del XVIII secolo ed un altro Cristo bianco opera recente.

Fonti tratte da: prioratoconfraternitegenova.it
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